Mons. Francesco Francavilla è tornato alla Casa del Padre

Carissimi questa sera il nostro Confratello e amato Sacerdote Francesco Francavilla è tornato alla Casa del Padre cessando di vivere su questa terra e iniziando la vita che non ha termine con Cristo Signore, che lui ha amato e servito. 
La Confraternita del Carmine tutta piange la sua scomparsa. 
Che la Mamma del Carmine, da lui tanto amata, lo accolga tra le Sue braccia materne.
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L'apertura della camera ardente nella chiesa del Carmine avverrà nella giornata di domani mattina.

Il Priore
Vito Greco



320° Anniversario della nascita della Confraternita

Il 12 Marzo 1701 Frà Carlo Scialpi, maestro dell'Ordine Carmelitano, notando nei mottolesi forte devozione nei confronti della Vergine del Carmine, fondò (grazie al beneplacito della Curia Vescovile di Mottola) la "Pia Fratellanza di Maria SS. del Carmine e delle Anime del Purgatorio".

Il Vangelo del Giorno - II° Venerdì di Quaresima

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.

Mercoledì delle Ceneri - Inizio del Tempo di Quaresima

“Il mercoledì avanti la domenica I di Quaresima i fedeli, ricevendo le ceneri, entrano nel tempo destinato alla purificazione dell’anima. Con questo rito penitenziale sorto dalla tradizione biblica e conservato nella consuetudine ecclesiale fino ai nostri giorni, viene indicata la condizione dell’uomo peccatore, che confessa esternamente la sua colpa davanti a Dio ed esprime così la volontà di una conversione interiore, nella speranza che il Signore sia misericordioso verso di lui”. (Paschalis Sollemnitatis, 21-22)

Il Vangelo della Domenica - VI° Domenica del Tempo Ordinario

IL VANGELO DELLA DOMENICA

VI° DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore

Il profeta Isaia proclamava che il Messia sarebbe venuto per annunciare la buona novella ai poveri. Gesù, commentando
questo testo nella sinagoga di Nazaret, dice solennemente: “Questa parola della Scrittura... si adempie oggi” (Lc 4,18-19).
Ma Gesù è venuto per guarire le malattie dei poveri, spesso in modo straordinario o prodigioso? Certo Gesù dà spesso prova della sua misericordia di fronte alle sofferenze umane. Ma, in ogni caso, questi sono segni del potere che il Figlio dell’uomo ha ricevuto da colui che lo ha mandato per liberare da una schiavitù più profonda, da una lebbra più cronica, per liberare dal peccato.
Chi può perdonare i peccati, se non Dio? “Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere in terra di rimettere i peccati: alzati disse al paralitico, prendi il tuo letto e va’ a casa tua” (Mt 9,6).
Cos’ha Gesù, che cosa irradia il Maestro per provocare nel lebbroso questa supplica colma di fiducia: “Se vuoi, puoi guarirmi”? Gesù si avvicina al lebbroso: “Lo toccò”; il lebbroso manifesta la sua fiducia, la sua gioia, la sua testimonianza, non può tacere.
E noi? Noi siamo la Chiesa di Gesù che prolunga la sua presenza e la sua opera nel mondo. In tutti i settori dove è in gioco il dolore di un qualsiasi uomo, dove la sua dignità di figlio di Dio è in pericolo, dove c’è emarginazione, qualunque essa sia, là si gioca la nostra credibilità in quanto Chiesa che porta la salvezza di Gesù.



Il Vangelo della Domenica - V° Domenica del Tempo Ordinario

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.

Il Vangelo della Domenica - Festa del Battesimo del Signore

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Annuncio del giorno della Pasqua

Dopo la lettura del Vangelo, il Diacono o il cantore può dare l'annunzio del giorno della Pasqua.

Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.

Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 4 aprile.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 17 febbraio.
L’Ascensione del Signore, il 16 maggio.
La Pentecoste, il 23 maggio.
La prima domenica di Avvento, il 28 novembre.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.

A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne nei secoli dei secoli.
Amen.



Il Vangelo del Giorno - Solennità dell'Epifania del Signore

+ Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».

Il Vangelo del Giorno - Solennità di Maria SS.ma Madre di Dio

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.